Il Focus
La Focalizzazione e la sua Potenza
Il Focus è un elemento determinante.
In genere avrai notato che tu rimani concentrato solo su una parte dell’universo fisico che ti circonda.
Il Focus è molto utile per evitare di essere invaso da una quantità sterminata di informazioni, e rimanere concentrato solo sulla parte che ti interessa in quel momento specifico.
Però questo ha anche degli aspetti negativi, ovvero che non vedi la realtà oggettiva, ma ne hai una percezione parziale.
Ci sono persone che hanno tutto nella vita, sono ricche, famose e nonostante tutto sono depresse e annoiate, per non dire di peggio.
Cos’è che non funziona in loro?
Probabilmente è dovuto al fatto che sono sempre, costantemente, rimasti focalizzati su quella parte della loro vita che a loro non piaceva.
Si, perché puoi avere anche la vita più meravigliosa che si possiamo immaginare, ma una parte di questa avrà dei risvolti anche negativi, e se ti concentri solo su quella parte vedi nero tutto.
Appare chiaro, a questo punto, che lo strumento che devi utilizzare è la focalizzazione.
Se allontani le immagini, i suoni e le sensazioni che fanno percepire la tua vita come infelice e ti concentri su tutte quelle cose che rendono la tua vita felice e appagata, la vivrai come tale.
Il Focus: Come dirigerlo.
In comunicazione si dice che chi fa domande ha il potere in mano, e anche in questo caso è vero.
Per dirigere il tuo focus la cosa migliore da fare, e farti le domande giuste.
Se ti fai domande stupide avrai risposte stupide.
Se in una certa situazione reagisci con la domanda del tipo:
“Ma perché sono sempre così sfigato?”
il tuo cervello arriverà ad una risposta probabilmente stupida e depotenziante del tipo:
“Perché te lo meriti!”.
La cosa importante di cui devi prendere coscienza è che il tuo cervello cerca sempre risposte alle domande che gli vengono poste e, prima o poi, (a volte purtroppo) le trova.
Il percorso giusto e quello di porti domande che non ti focalizzino sul problema, ma piuttosto sulla soluzione.
Il tuo cervello, così attivato, prima o poi ti porterà alla soluzione.
Quindi fatti delle domande intelligenti tipo:
“Come posso risolvere?”
Il cervello elaborerà e prima o poi troverà la soluzione.
Questo tipo di approccio ti farà trovare nuove risorse.
Le domande potenzianti danno risorse nuove.
Spostano il fuoco.
Cambiano lo stato d’animo.
Ci fanno accedere a nuove risorse.
Quindi, elimina da tutte le tue domande il perché e li sostituiscile con il come.
Se poi metti in questa frase anche una componente emotiva positiva è il massimo:
“Come posso lavorare divertendomi?”
Domande di qualità producono vita di qualità.
Il Focus: Il "lamentismo".
Quante volte ho sentito persone lamentarsi del loro stato, della loro condizione, e quando gli si chiede loro perché non hanno cambiato modo di vivere hanno risposto con una frase veramente deprimente del tipo:
“Eh, ma io sono fatto così!”.
Ma cosa vuol dire questa frase?!?
Oppure: “In questo momento non è possibile fare diversamente.”
E poi si possono aggiungere altre scuse del tipo, sono sfortunato, c’è la crisi, non ho i soldi, il maltempo, i terremoti e le cavallette.
Guarda, il problema è che sei troppo concentrato solo sul problema, questa cosa ti da ansia e preferisci concentrare la tua attenzione su altro.
Quindi meglio accendere la televisione e anestetizzare il tuo cervello.
Bravo, molto bene, mi sembra la soluzione migliore!
No, caro amico, bisogna cambiare focus!
Se Alex Zanardi avesse ragionato come fai tu sarebbe solo un disperato su una carrozzina, ma, come ben sai questo non è avvenuto.
Se si fosse concentrato solo sul problema:
“Sono senza gambe e non potrò più guidare una formula 1!”
Tutto si sarebbe concluso li, invece ha cambiato focus.
Il modo corretto è:
“Come posso tornare a vincere nonostante la mia condizione?”
Ora è un plurimedagliato.
Il suo modo di pensare lo ha reso un vincente, nonostante tutto.
E che dire di Jim Carrey.
Nato nel 1962 in Canada fin da subito disse che voleva fare il comico.
Era talmente determinato che nel 1987 , davanti alla famigerata scritta “Hollywood”, si firmò un assegno post datato da 10 milioni di dollari.
Dopo pochi anni era uno dei comici più pagati al mondo, e riuscì ad incassare il suo assegno vincendo la sua scommessa fatta con il futuro.
Potrei citarti migliaia di persone che hanno fatto cose straordinarie, semplicemente spostando il loro focus dal problema e concentrandosi sulla soluzione.
So che non è semplice, so che quando sei dentro il problema si vede solo quello e si vede buio.
Non darti per vinto, informati sulle possibili soluzioni, chiedi ad altri come hanno fatto in situazioni simili, trova specialisti che ti possano consigliare.
Le soluzioni ci sono, e sono più di quelle che tu possa immaginare.
Spesso è dovuto al fatto che il nostro “orizzonte di conoscenza” è limitato.
Il mio lavoro come coach è proprio quello di portare portare la persona con la quale lavoro ad un diverso livello di coscienza e consapevolezza, esplorando nuovi livelli di pensiero che porta a soluzioni che per un motivo od un altro non erano mai state esplorate.
Contattami per una sessione di coaching completamente gratuita.
Anche come docente teatrale nella mia esperienza più che ventennale di improvvisazione teatrale, alleno i miei allievo al “pensiero laterale”.
Nel nostro caso specifico portiamo le nostre performance teatrali in scena, e il surreale, il paradosso, il colpo di scena, è sempre figlio di un modo di pensare differente che stupisce, impressiona e diverte il pubblico.
Ho visto, nel corso di questi anni, come per queste persone è stato utile l’applicazione nella quotidianità, nella vita personale e professionale.
Alcune persone alle quali consiglio un percorso di questo tipo mi rispondono:
”Io non potrei mai, non sono creativo”
(altra scusa banale per non mettersi in gioco)
e io rispondo:
”La creatività non è una dote, ma un allenamento. Non sei creativo perché non alleni la tua creatività”.
Ed è proprio in questo caso che alleno queste facoltà professionalmente FormAttiva e personalmente NPA