il cambiamento

Il Cambiamento

Resistere al Cambiamento

Il cambiamento produce resistenza, le persone tendono a fare sempre le stesse cose nello stesso modo.

Alcune arrivano addirittura ad avere quasi delle forme di ritualità, facendo le stesse cose nello stesso ordine, semmai nello stesso giorno della settimana, alla stessa ora, nello stesso posto con le stesse persone.

Capita anche a te?

Il Cambiamento: i rituali.

Ma, senza arrivare a forme così avanzate, capiterà anche a te di rifare le stesse cose.

Pensa a quando vai in palestra e, tra centinaia di armadietti, ti metti sempre nello stesso, e ti metti nella stessa panchina, anche se è tutto vuoto.

Quando a casa ti metti a sedere nella stessa sedia per mangiare.

Ti capita?

È del tutto normale questa cosa.

Queste cose sono retaggi di quando eravamo piccoli.

Soprattutto tra i 6 e i 18 mesi i bimbi hanno bisogno di rituali che scandiscono la loro giornata: la nanna, la pappa.

Li aiutano a scandire il tempo, e mettono ordine mentale, che li aiuta ad avere maggiore sicurezza e fiducia.

Se avranno punti di riferimento chiari, precisi, affronteranno meglio avvenimenti e cambiamenti senza troppe paure.

Ma devi superare questa fase, altrimenti ne resterai invischiato.

La paura del cambiamento è una delle più temibili e silenziose.

Se fai le stesse cose nello stesso modo è logico aspettarsi gli stessi risultati.

Il piccolo problema è che se non sei soddisfatto della tua vita, devi per forza pensare di cambiare ciò che fai e come lo fai.

Oltretutto è inutile crogiolarsi nell’illusione che se non cambi nulla nel tuo modo di comportarti nulla cambierà.

il cambiamento

Il Cambiamento

uscire dalla zona di comfort.

Tutto attorno a noi cambia continuamente.

Forse non lo stai notando, ma è proprio così?

Tutto sta cambiando e anche ad una velocità folle.

Pensa solo a come lavoravi 10 o 20 anni fa.

Anche se stai facendo lo stesso lavoro, come lo fai oggi, se ci pensi, è decisamente diverso.

Tempi, metodi, strumenti, strategie, tutto è mutato, perché il mondo è cambiato.

Devi prendere coscienza di questo, accettare il cambiamento come qualcosa di inevitabile e automatico.

Il miglioramento non lo è, è un atto voluto.

Per assurdo ci sono persone che sono incrollabilmente attaccati al loro piccolo mondo, si tappano occhi e orecchie per non vedere la mutazione attorno a loro.

Altre persone, invece, percepiscono il loro disagio al quale non riescono a dare un nome, a comprendere cosa non sta andando, e allora cambiano continuamente.

Cambiano lavoro, partner, casa, ma il loro disagio rimane, perché sono loro che devono cambiare, il loro comportamento.

Un primo passo è quello di allenarti a non essere ripetitivo.

Possono all’inizio essere anche piccole cose.

Anche fare le tue solite cose in modo leggermente diverso può essere un modo per abituarti al cambiamento.

Mettiti a sedere in un posto diverso a consumare i tuoi pasti.

Cambia il tragitto che fai per andare a lavorare.

Cambia gli orari nei quali vai a fare la spesa.

Uscire dalla nostra zona di comfort è l’unico modo per crescere.

Quello che proverai sarà un leggero disagio, ma sarà il primo piccolo passo per un allenamento al cambiamento.

Il secondo passo sarà quello di fare questi cambiamenti in modo strategico e funzionale al miglioramento della qualità della tua vita.

Non stravolgere subito tutto in una volta.

Attua una tattica dei piccoli passi.

esercizio

Prenditi minimo 30 minuti di tempo per te con carta e penna e ragiona su le 3 domande che ti propongo:

1_Cosa ti piacerebbe cambiare o migliorare?

2_Per quale motivo non lo hai fatto?

3_Che cosa ti ha impedito di farlo?

Prendi in considerazione ogni cosa che ti piacerebbe cambiare o migliorare e razionalizzala con i successivi punti 2 e 3.

Fallo per ogni cosa che ti venga in mente.

Lascia che la tua mano scriva come in un flusso di coscienza e quando avrai finito rileggi.

Avrai delle sorprese.

Quando avrai chiaro dove vuoi andare procedi e non mollare.

La determinazione è un elemento importantissimo.

Quanto riusciamo a rimanere fermi rispetto alle decisioni prese fa la differenza tra chi si realizza e chi no.

Fai anche un altra cosa molto importante.

Metti una data al tuo obiettivo e tagliati i ponti dietro.

Creati solo una possibilità: andare avanti.

Il lavoro del coach vive esattamente di queste dinamiche: allinea, motiva, produce domande potenzianti che ti focalizzeranno al cambiamento. 

Contattami per una sessione di coaching completamente gratuita.

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