Cos'è l'Intelligenza Emotiva?
Cos’è l’Intelligenza Emotiva? Sapere rispondere a questa domanda, comprenderla ed utilizzarla in modo efficace rappresenta oggi più che mai un bene prezioso.
Ti capita di stare male emotivamente, ma di non comprendere per quale motivo?
Oppure ti accade di perdere il controllo e di avere attacchi di rabbia, depressione, stress e questa cosa limita la qualità della tua vita?
Forse ti succede di non comprendere cosa stanno provando le persone che ti stanno vicino e questo mina la qualità dei rapporti?
A volte si verifica di non riuscire a far comprendere esattamente ciò che vuoi dire agli altri e questo produce problemi e frustrazione?
Credo che anche tu ti sarai imbattuto in problemi del genere, ma pochi ne conoscono il motivo.
Ecco allora che può essere estremamente utile conoscere questo straordinario strumento che è l’Intelligenza Emotiva.
Ma cosa è esattamente?
Potrebbe essere definita come il modo di comprendere le proprie ed altrui emozioni.
Questo ti darà una mano per imparare a controllare, in modo puntale, cosa dire e cosa fare a seconda della situazione nella quale ti troverai.
L’esito sarà che questo comportamento ti porterà ad avere i risultati che desideri evitando situazioni sgradevoli.
Pensa quanto potrebbe cambiare la tua situazione se riuscissi veramente a fare questa cosa?!
Che dici? Impossibile?
No, si tratta solo di lavorare un po’ su te stesso e per passi successivi arrivare a comprendere cosa fare.
Andiamo step per step a vedere in pratica che fare.
Tieniti pronto perché ti chiederò di fare anche degli esercizi.
Intelligenza Emotiva:
Agire e non Reagire!
Per prima cosa devi comprendere cosa è un’emozione e cosa fare per contrastarla se non è desiderata.
Dovrai imparare ad agire e non a reagire.
Vado a spiegare cosa intendo.
Quando un evento o una situazione ti si pone davanti, l’informazione arriva direttamente al cervello rettiliano.
Cerco di utilizzare meno termini tecnici possibili, ma questo lo devo utilizzare perché è importante.
É la parte più antica del nostro cervello dove partono i nostri istinti, accoppiamento, attacco-fuga, difesa.
É la parte animale che vive in te, che noi spesso scordiamo, ma che, invece, è ben presente, e di una potenza molto superiore di quella dell’intelletto, relativamente attuale.
Questo stimolo fa partire, in modo del tutto inconsapevole, una cascata di sostanze chimiche, che immediatamente portano il tuo corpo a vivere un’emozione.
Intelligenza Emotiva:
Devi sforzarti di andare oltre!
Quando l’evento sta accadendo devi farti la domanda:
“Cosa mi sta succedendo?”
Questa semplice cosa allenerà la tua consapevolezza, e permetterà di portare le informazioni alla corteccia prefrontale.
Altro termine tecnico di cui mi scuso, ma devo proprio mettere per completezza dell’informazione.
Questa è un altra zona del nostro cervello, la parte più evoluta.
È la sede del ragionamento, della presa delle decisioni, del comportamento sociale, di come moderare ciò che stiamo provando.
Questa non è una cosa di poco conto!
Possiamo scegliere cosa fare, e a questo punto è la fondamentale differenza tra agire e reagire.
Mentre nel primo caso eravamo alla mercé delle nostre emozioni.
Mi piace sempre fare esempi pratici per rendere ancora più evidente cosa intendo.
Cosa è l'Intelligenza Emotiva: facciamo un esempio
Metti che stai andando in macchina.
Scatta il semaforo rosso, ti fermi, e la persona dietro di te, probabilmente distratta, non frena e ti tampona pesantemente.
Lo stimolo c’è stato direi.
Il primo impulso dell’Uomo di Neanderthal che è dentro di te è quello di scendere, e con la prima cosa che trovi in macchina sfondare il cranio del malcapitato.
Questo è quello che ti sta suggerendo il cervello rettiliano.
Se ti abbandonassi a questo molto probabilmente andrai incontro a grossi problemi, come puoi facilmente immaginare.
Lo stimolo arriva, parte la cascata di sostanze chimiche, ma devi placarle la reazione e portare l’informazione alla corteccia prefrontale e farti la domanda:
“Cosa potrebbe accadere se parto in preda all’ira?”
e poi
“Sono stato tamponato, ma sto bene. La macchina è rovinata, ma molto probabilmente l’assicurazione pagherà i danni. Per quale motivo dovrei arrabbiarmi?”
Vi sembra logico come ragionamento?
Secondo me sì.
Cosa è l'Intelligenza Emotiva: il sequestro neuronale
Ma purtroppo, a volte, questo modo di agire così equilibrato non sempre va in funzione.
Quando lo shock è veramente forte parte quello che viene definito tecnicamente “sequestro neuronale”.
La parte più profonda del cervello rettiliano prende il sopravvento in modo talmente potente che, come a volta si dice si “perde la testa” e il soggetto si muove in totale preda dei suoi istinti primari con effetti disastrosi e a volte fatali.
La classica situazione della persona che esce da questo stato è di una condizione di totale confusione, non ricorda cosa sia successo, come se ciò che è stato fatto non sia stato lui a farlo.
Devi fare in modo che le tue emozioni non si impossessino mai di te stesso.
Ma la domanda ora passa te.
Messi nella stessa situazione fareste la stessa cosa o uscireste dalla macchina come una furia?
Pensa a quante volte ti parte il “primitivo” nell’arco della giornata.
Tuo figlio ti dice una cosa e hai una reazione esagerata rispetto alla situazione, che produce una situazione di disagio, per te e per lui, che può andare avanti per giorni.
Il capo ti ha detto una cosa che non hai gradito sul lavoro che hai fatto.
Il cervello rettiliano avrebbe reagito come nell’esempio del tamponamento, ma non hai dato seguito ai tuoi intenti.
Questo però ti ha procurato frustrazione, rabbia repressa, sentimenti di vendetta.
Immagino che potrei andare avanti per pagine e pagine facendo riferimenti a situazioni nei quali tutti ci siamo trovati.
Ma quanto ti fa stare male?
Quanto mette in discussione la qualità della vita che stai vivendo?
Che fare?
Cosa è l'Intelligenza Emotiva: la temperanza
Devi allenarti a gestire il tutto per fare in modo che porti la situazione ad un risultato desiderato.
I Romani la chiamavano
temperanza
la capacità di condurre la propria vita con misura, equilibrio e saggezza.
Il che non significa non avere emozioni, ma che esse siano
proporzionate
alla circostanza.
Ripeto la frase detta sopra perché il segreto è tutto lì.
Dovrai imparare ad
agire e non a reagire.
Sì perché, intendiamoci bene, la natura ci ha dotato di quel carico di sostanze chimiche per
sopravvivenza
e sono qualcosa di
prezioso
se è ben gestito in modo
opportuno.
Se per caso qualcuno invadesse in modo del tutto arbitrario il mio territorio, infrangesse i miei diritti, superasse ciò che io intendo per “limiti tollerabili”, allora deciderei per una azione adeguata al torto ricevuto.
Qui scelgo di usare le mie emozioni, la rabbia in questo caso, con le sostanze che il mio corpo produce, per agire in relazione ai risultati che voglio ottenere.
Oppure dovessi gestire una situazione di emergenza.
Tipo, un persona che mi punta un’arma, sopravvivere ad una animale selvatico che mi attacca o un evento atmosferico.
Quel carico di adrenalina che mi invia il mio corpo potrebbe essere la differenza tra vivere o morire.
Ci sono moltissimi racconti di persone che in simili situazioni hanno fatto cose che, in una situazione normale, non sarebbero mai riusciti a fare.
Ora arrivo anche alle soluzioni, perché il mio desiderio è quello di darti soluzioni pratiche, ma prima ti devo spiegare perché accade ciò che ti accade.
Cosa è l'Intelligenza Emotiva: maggiore consapevolezza
Vorrei a questo punto inserire il concetto di mindfulness che trovo estremamente interessante sotto questo punto di vista.
Ho creato una pagina specifica che lo spiega che ti invito a leggere.
L’esercizio per ti propongo per i prossimi giorni è quello di iniziare ad aumentare la consapevolezza di ciò che stai provando.
Mettiti seduto da solo in una posizione comoda.
Metti un timer che suoni dopo 2 minuti per avere un tempo determinato.
Mettiti seduto in un luogo dove non sarai disturbato, in totale silenzio e a occhi chiusi.
Percepisci cosa stai sentendo.
Caldo? Freddo? Comodi? Scomodi?
Probabilmente avrai dei pensieri, delle immagini che passano nella tua mente.
Che immagini sono?
Che emozioni stai avendo?
Dagli un nome.
Cosa sono?
Rabbia? Vendetta? Paura? Preoccupazione?
Che reazioni fisiche ha il tuo corpo?
Nota tutto.
Appena passati i due minuti apri gli occhi e scrivi tutto ciò che ti pare necessario scrivere.
Fai questa cosa perlomeno per 21 giorni, tutti i giorni.
Vai ad aumentare di 1 minuto tutte le volte, fino a che arriverai a 23 minuti complessivi.
Questo ti darà una grande mano ad imparare ad individuare cosa stai provando dandogli un nome.
Che tipo di reazione ha il tuo corpo in relazione all’emozione che stai provando?
Capendo cosa ti sta capitando potrai gestire l’emozione meglio e nel modo più opportuno.
Se gradisci la cosa e non ti da problemi potrai continuare ad esplorarti superando i 23 minuti e… buon divertimento.
Esistono anche delle piccole app che puoi installare sul tuo smartphone legate a questo concetto di mindfulness, che ti aiuterà a portare questa pratica da una situazione statica a dinamica.
Questa app random produrrà ogni tanto un segnale sonoro nell’arco della giornata.
Il tuo compito sarà quello di segnare che emozione stai provando in quel preciso momento.
L’ho provato e in alcune occasioni sembra quasi di svegliarsi da un sogno.
Prova e semmai scrivimi cosa ti è accaduto.
Questa cosa ti aiuterà, come detto, a portare lo status emotivo da statico a dinamico, ovvero nelle relazioni di tutti i giorni.
Come percepisci la sfuriata del capo?
Che emozioni stai vivendo alla parolaccia di tuo figlio?
Cosa provi alla strombazzata al semaforo?
Insomma.
Consapevolezza (che è esattamente ciò che vuole dire mindfulness in inglese) deve essere la vostra parola d’ordine.
Capire nel dettaglio ciò che stai provando, ti da potere su di esso e quindi controllo.
Intelligenza Emotiva: Caratteristiche delle Emozioni
A seguire andiamo ad analizzare nel dettaglio le emozioni più comuni.
Collera
La sensazione più evidente è un innalzamento della temperatura soprattutto alla testa, tensione muscolare, l’accelerazione del battito cardiaco, la voglia di urlare.
Il sangue si porta alle mani per afferrare un’arma o per sferrare un pugno, infatti avrai il desiderio di colpire qualcosa o qualcuno.
Ci sarà la classica scarica di adrenalina che ti preperà ad una azione vigorosa.
Paura
Le principali caratteristiche della paura sono, l’aumento del battito cardiaco e della frequenza respiratoria, la bocca secca, la tensione muscolare, l’aumento della sudorazione.
Anche qui il corpo si sta preparando ad una azione immediata, ma in questo caso si sta valutando tra l’attacco e la fuga.
Infatti il sangue va verso i muscoli scheletrici (esempio gambe).
Il volto si imbianca e ci si immobilizza totalmente concentrati verso la minaccia.
Disgusto
Classica espressione facciale è il labbro superiore sollevato e naso arricciato.
Atto per sputare cibo velenoso e chiudere le narici.
Felicità
In questo caso non c’è nessun particolare cambiamento biologico, se non l’inibizione dei centri cerebrali che predispongono all’angoscia e aumento di energia.
Tristezza
Classicamente è legata ad una caduta di energia che ci serve per elaborare il fatto che ci ha portato in quella condizione.
Tende a farci stare fermi e protetti per riprenderci.
Sorpresa
È particolare perché è tra le più brevi, dato che passata la sorpresa decidiamo per un’altra emozione.
Una delle classiche espressioni che facciamo quando siamo sorpresi sarà il sollevamento delle sopracciglia.
Questo ci fa allargare gli occhi con un aumento di luce sulla retina.
In quella frazione di tempo stiamo cercando di avere più informazioni possibili per comprendere il piano di azione.
Amore
Le sensazioni legate a questa emozione che sentirete saranno: rilassamento e quiete.
Sarete indotti alla soddisfazione e cooperazione.
Gli effetti legati saranno una sorta di immagazzinamento dell’energia, vi caricherete come una pila!
Cosa è l'Intelligenza Emotiva: allenamento
A te ora allenarti per capire queste caratteristiche dentro te stesso, come le senti, cosa provi.
Ma tu potresti dirmi a questo punto:
“Sì, ora capisco che che cosa sto provando, ma non riesco a controllarlo.”
Intanto è il primo passo dell’Intelligenza Emotiva capire ciò che stai provando, ora ci concentreremo su come controllarlo.
Ti do di seguito altri 2 esercizi da mettere subito in campo.
Ecco il trucco.
Se si tratta di un emozione improvvisa come irritazione o rabbia agiamo attraverso il cambiamento della fisiologia corrispondente, se si tratta di un’emozione più strisciante come stress o depressione attraverso il focus mentale.
Vado a spiegare.
Sappi che corpo e mente sono strettamente legati.
Se imparerai ad osservare ed osservarti, capirai che il corpo assume tutta una serie di caratteristiche coerenti con ciò che stai provando.
Postura, respirazione, temperatura corporea, sudorazione, ti farà comprendere cosa stai provando.
L’insieme di queste caratteristiche in PNL vengono definiti “fisiologia”.
Una parte di queste cose sono incontrollabili e partono a prescindere dalla tua volontà.
Sono quelle cose che adora il Dr. Cal Lightman della serie “Lie to me”
interpretato dal bravo Tim Roth.
Per i pochi che non abbiano visto la serie, il protagonista aiuta la polizia a smascherare i colpevoli, perché esperto di tutti i segnali involontari che il corpo mostra quando stai mentendo.
Su quelli nell’immediato ci si può fare poco, ma per tutto il resto ci si può lavorare.
Esempio.
Sei su tutte le furie per qualcosa che è successo.
Se vai a verificare il tuo corpo la temperatura si sarà innalzata, la muscolatura sarà contratta, la tua respirazione sarà diventata alta (nella parte superiore dei polmoni) e avrai persino i peli dritti.
Come detto prima, per alcune cose (temperatura e peli dritti), perlomeno inizialmente possiamo fare poco, ma per le altre puoi subito metterci mano.
Dovrai sforzarti di contrastare quella fisiologia e tutto si abbasserà di intensità.
La prima cosa alla quale devi mettere mano è la respirazione, portandola da alta e veloce a bassa e lenta.
Passando alla tensione muscolare rilassandola.
Metteteti in un luogo dove puoi fare questa cosa senza destare sorpresa.
Se la cosa è avvenuta in casa o in ufficio e non sei solo, in genere consiglio il bagno per potere restare da soli.
Comincia a modificare la respirazione prendendo lunghi e lenti respiri che riempiano tutti i polmoni.
Contemporaneamente contrai e rilassa gambe, braccia, schiena, cerca di passare in rassegna ogni singolo muscolo.
Fai questa cosa per una decina di minuti perlomeno.
Il tuo corpo non sarà più coerente tra l’emozione che stai provando e la fisiologia corrispondente.
Tutti i livelli caratteristici di quella emozione indesiderata si abbasseranno e anche gli effetti involontari cominceranno a sparire.
Questa cosa può essere applicata a qualsiasi tipo di emozione mettendoti nelle condizioni antagoniste rispetto a ciò che stiai provando.
Come detto prima, ci sono emozioni più difficili da controllare, come detto nell’esempio stress o depressione.
Perché sono a più lunga durata.
Credo che la rabbia, a chi più o chi meno, può durare per un po’, ma non puoi stare continuamente arrabbiato per anni.
É un tipo di emozione che arriva, si scatena e poi passa.
Lo stress, l’ansia o la depressione, no, può durare per molto o anche per moltissimo.
Alcune persone subiscono questo stato in forma cronica.
Qui si deve lavorare attraverso la focalizzazione e lavorare d’astuzia per gestire la mente.
Si perché ci sarà un motivo che produce questo stato, ma in genere sono i tuoi pensieri i veri nemici, che non ti fanno dormire la notte.
Dovrai gestirli con “pensieri di qualità”.
Puoi contrastarli con domande di qualità:
“questa cosa che sto vivendo e che mi produce queste emozioni così debilitanti, in che misura dipende da me?”
Se la risposta è che non ci puoi fare nulla che senso ha stare male?
Se dipendono da te, ti dovrai arrotolare le maniche della camicia e fare tutto ciò che è possibile per risolvere.
Se il problema è “grosso” può essere suddiviso in parti più piccole che, anche psicologicamente, ti sarà più facile affrontarlo.
Può anche capitare che ciò che ti produce emozioni debilitanti abbia un arco temporale veramente lunghissimo.
Cose del tipo, il futuro del figli, riuscirai a pagare il mutuo trentennale, e cose del genere.
Anche in questo caso lo vedo come un esercizio solamente distruttivo e privo di costrutto.
Come puoi sapere cosa accadrà tra 30 anni.
Come puoi sapere cosa accadrà ai tuoi figli che semmai oggi hanno 3 anni.
Quindi ricordateti queste due parole:
Consapevolezza e controllo.
Cosa è l'Intelligenza Emotiva: conclusioni
Non sto dicendo che sia facile, ma sarà un vero salto di qualità su diversi aspetti della tua vita se riuscirai.
Come in tutte le cose ci vuole pazienza e allenamento.
Certamente, soprattutto all’inizio, ci vorrà una guida perché le emozioni sono veramente una cosa molto difficile da gestire ed estremamente potente.
Contattaci per una sessione di coaching completamente gratuita.
Tornerò in modo più dettagliato in altre occasioni e se hai domande fammele pure.
Come sempre un abbraccio e alla prossima.