Avere, Fare, Essere
Che modalità hai?
Avere, Fare, Essere: che modalità hai e ti dirò chi sei.
Nelle prossime domande non vuole esserci un aspetto di giudizio, ma solo di analisi.
Il desiderio è sempre quello di conoscere il più possibile di se stessi, per utilizzarci al meglio.
Avere, Fare, Essere:
che modalità abbiamo?
Avere, Fare, Essere: individuiamo la nostra.
Parto con le domande?
Ti ritieni più, avere, fare o essere?
Mi spiego meglio.
Ti ritieni una persona AVERE, concentrata sul possedere?
Per te avere una bella casa, una bella macchina, è una cosa importante?
Oppure ti ritieni una persona FARE, concentrata sulle sue attività, sempre piena di impegni, con una agenda così piena che avrebbe bisogno di settimane di 8 giorni per incastrare tutto.
Oppure pensi che ESSERE sia il tuo modello di vita.
Per te non conta ciò che hai, non ti identifichi ne con ciò che possiedi e neanche con il tuo lavoro.
Sei, a prescindere da tutto questo.
Prima di procedere risponditi a questa domanda.
Sei AVERE, FARE o ESSERE?
Perché è un altra fonte inesauribile di lamento e frustrazione.
Per approfondire la tua identità vedi anche I VALORI
Avere, Fare, Essere: Avere.
Avere, Fare, Essere: andiamo a capire la modalità AVERE.
Lo schema mentale delle persone AVERE che ho trovato nell’arco degli anni è questo:
Quando AVRO’ la pensione allora potrò FARE le vacanze dei miei sogni e potrò ESSERE felice.
Quando AVRO’ l’aumento potrò FARE la casa nuova ed ESSERE soddisfatto della mia nuova abitazione.
Potrei continuare, ma sono sicuro che hai capito cosa intendo.
Ci sono persone che vivono nell’attesa, che gli accada quel qualcosa, che gli consenta di avere quei mezzi, che gli possa permettere di fare quel cambiamento, che li renderà soddisfatti di se.
Sembra una filastrocca di Branduardi.
Primo.
Ti avviso che quella cosa potrebbe anche essere che non accada mai e quindi?
Un eterno “Aspettando Godot”…citazione per gli amanti del teatro.
Secondo.
Se una volta avuto quella cosa che desideri, che ti consentisse di fare quello che hai tanto sperato, ti accorgessi che non ti ha per nulla reso felice?
Non sarebbe una vita sprecata?
Avere, Fare, Essere: Fare.
Oppure lo schema mentale delle persone FARE, che sono talmente prese dal loro turbine di laborioso dinamismo, che spesso, troppo spesso, non si chiedono COME, COSA e soprattutto PERCHE’ lo stanno facendo.
Appena terminano una cosa sono già pronte a prendere in mano un altra attività.
Sono così attivi che, mentre stanno facendo una cosa, già stanno pensando a come dovranno fare la successiva, per non porsi nemmeno una domanda in mezzo.
Poi sono quelli che ti dicono: sono stressato.
Lo immagino.
Fermati un attimo e fatti qualche domanda.
Potrei fare meno?
É tutto così assolutamente indispensabile?
Potrei cambiare ciò che sto facendo, come lo sto facendo, in modo tale da potere fare la stessa cosa in meno tempo, e dedicare parte di quel tempo per me stesso o per i miei cari?
Lo so che hai degli standard qualitativi altissimi, ma cosa accadrebbe se li calassi del 10% senza intaccare la base di ciò che stai facendo?
Cambierebbe qualcosa?
Avere, Fare, Essere: Essere.
È evidente che chi sta meglio è colui che abbraccia la modalità ESSERE.
Non si sente di appartenere ne a ciò che possiede, ne a ciò che sono le sue attività.
Certo, non disdegna ciò che possiede, ma lo usa per il suo piacere personale o per i suoi cari.
Se le condizioni non consentono di possederli riesce ad accontentarsi di quello che ha, perché tanto i beni non lo rappresentano.
Anche le attività che ha non vengono utilizzate per mostrare quanto sia bravo e fico a fare questo o quello.
Utilizza ciò che fa per accrescere se stesso, facendolo diventare mezzo per un proprio percorso di crescita.
Quindi, abbiamo visto che ne la modalità avere, ne quella fare ti può dare una mano a essere ciò che desideri.
E qui nasce il grande dilemma, che è un po’ la filosofia centrale di tutto il corso, e che stiamo affrontando sotto molteplici aspetti.
Chi vuoi essere?
Solo così potrai puntare la tua prua in modo deciso verso una direzione chiara.
Se ancora le idee non ti sono chiare un po’ alla volta ci arriverai.
Per terminare la lezione, e portare a conclusione il ragionamento che stavamo facendo, ti dico che la cosa che è chiara è che dobbiamo allinearci sull’essere.
Una volta che avrai capito cosa vuoi essere, dovrai cominciare a comportarti con la modalità che viene definita “Come se”.
Siccome desidero essere sempre molto pratico ti faccio degli esempi.
Facciamo che il tuo sogno sia quello di diventare un grande chef.
Non incastrarti in mille paranoie, e incomincia a comportarti come se già lo fossi.
Leggi e informati su cosa fa un grande chef.
Se non hai idea collegati ad un tuo modello ideale.
Semmai informati su uno dei tuoi miti, allineati a ciò che ha fatto e a ciò che fa.
Segui i corsi formativi che ha fatto, leggi ciò che ha scritto, fai tutto il possibile per essere più simile a lui.
Oppure se hai già una idea, seguila, ma la cosa importante è che tu senta già di ESSERE ciò che desideri essere.
Questa è una delle basi della PNL: sfruttare le potenzialità della mente in modo consapevole a tuo vantaggio.
Questa cosa io la uso quotidianamente in scena.
Essendo il mio un teatro totalmente improvvisato, non so mai cosa accadrà in scena e allora lavoro molto sul formarmi un mio personaggio e mi collego a lui.
Quando accade qualcosa in scena lascio che sia il personaggio a reagire a ciò che è accaduto, avendogli dato corpo, emozione e anima propria.
Questo è un allenamento straordinario.
Se seguirai questa regola, e sentirai già di essere ciò che desideri, il tuo modo di fare sarà coerente, così come fa il mio personaggio sul palco.
L’avere è solo l’ultima parte del processo, e sarà una conseguenza di quanto ti sarai immedesimato in modo totale al tuo nuovo personaggio e quanto coerentemente ti sarai mosso.
Ritengo che, a volte, arrivare a comprendere esattamente chi tu desideri essere non sia una cosa semplice.
Mille sono i boicottaggi interni ed esterni a te stesso che ti faranno saltellare da una parte all’altra e non ti fanno comprendere la tua reale essenza.
E qui che serve un professionista che lavori per indicarti e seguirti per sviluppare un metodo che ti aiuti in questo percorso.
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