L’anedonia è uno stato mentale molto pericoloso, in cui una persona può cadere in particolari momenti della sua vita. Si tratta di uno stato caratterizzato dalla perdita delle emozioni, quando non si prova più gioia, interesse per qualcuno o qualcosa, e allo stesso tempo non si provano più nemmeno dolore o tristezza. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
L’anedonia: di cosa si tratta
L’anedonia è un termine utilizzato in psicologia per descrivere la perdita di interesse o piacere nelle cose o attività che un individuo solitamente trova gratificanti. Si tratta di uno dei sintomi chiave della depressione e di altri disturbi dell’umore, ma può manifestarsi anche in altre condizioni psicologiche e neurologiche. Il termine deriva dal greco antico, dove “an” significa “assenza” e “hedone” significa “piacere”. Pertanto, l’anedonia rappresenta letteralmente l’assenza di piacere. Allo stesso tempo, non si provano più nemmeno le emozioni negative, come se la mente si trovasse in uno stato di “trance” delle emozioni.
Chi soffre di anedonia può trovare difficile provare gioia, eccitazione o soddisfazione anche nelle attività che solitamente portano felicità. Ovviamente tutto ciò ricade sulla qualità della vita di una persona, poiché gioia e soddisfazione sono le fonti del benessere psicologico. Le attività quotidiane come mangiare, socializzare, lavorare o intrattenersi con hobby possono diventare insipide e prive di significato per coloro che vivono con l’anedonia. D’altra parte, il limbo delle emozioni negative non è certo il lato positivo di questo stato: tristezza e dolore non possono essere fronteggiati e risolti, se ci si trova in questo stato di apatia.
Quali sono le cause dell’anedonia?
Le cause dell’anedonia possono essere complesse e variano da individuo a individuo. Spesso è associata a disturbi dell’umore come la depressione, ma può anche essere legata a fattori come lo stress cronico, traumi passati, disturbi dell’ansia o condizioni neurologiche. La neurobiologia dell’anedonia coinvolge l’alterazione dei sistemi di ricompensa nel cervello, in particolare la diminuzione dell’attività della dopamina, un neurotrasmettitore chiave legato al piacere e alla motivazione. In assenza di dopamina, la persona non prova gioia, felicità, benessere o piacere. Un po’ come essere degli automi.
In caso di sintomi di anedonia, è consigliabile rivolgersi ad un professionista per una terapia, per identificare e affrontare pensieri e abitudini comportamentali che contribuiscono a questo stato. Inoltre, è consigliabile creare delle abitudini sane, fare sport e affrontare lo stress in modo da spezzare questo circolo vizioso.
Non si tratta di una condizione irreversibile, anzi: con il giusto supporto, è possibile superare questa sfida e tornare a sorridere. Siamo qui se hai bisogno, ci trovi anche su Facebook.