quando una relazione è disfunzionale

Quando una relazione è disfunzionale?

Quando una relazione è disfunzionale? Si può definire anche relazione tossica, e comprende tutti quei legami caratterizzati da componenti negative, sotto molti aspetti insoddisfacenti, e comportamenti deleteri per chi li subisce. Relazioni di questo tipo possono avere un impatto molto negativo sul nostro benessere, sia psicologico che nella vita.

Quando una relazione è disfunzionale: come si manifesta

Quando una relazione è disfunzionale, è necessario capire come affrontare la situazione, gestirla, e soprattutto uscirne per recuperare l’equilibrio emotivo che ti permetterà, in futuro, di avere una relazione sincera sotto tutti i punti di vista. Ma prima di tutto, di recuperare te stesso, prima che sia troppo tardi.

Quando ci si trova in un rapporto di questo tipo, si potrebbe anche temere di non uscirne; per quanto possa sembrare difficile, soprattutto all’inizio, si può e si deve! Tutti hanno il diritto di vivere appieno la propria vita, e di essere felici. Cosa che non succede quando una relazione è disfunzionale.

Prima di tutto: quando una relazione è disfunzionale?

Talvolta queste relazioni durano molto tempo, prima di accorgersi di trovarsi in un rapporto malsano. Ci sono dei sentori, qualcosa che non quadra, ma si cerca di dare una giustificazione a quel tipo di comportamento, e si va oltre. La prima cosa da fare è ammettere la presenza del problema, anche se questo può comportare molti sentimenti contrastanti: da una parte, il desiderio che la relazione funzioni, dall’altra invece, il fatto di sentirsi sbagliati, pensare che nessuno possa capirti o, peggio ancora, di essere tu il problema.

Identifica il vero problema, che ha un nome e un cognome: solo così potrai trovare la cura!

I segnali rivelatori di una relazione tossica

Mancanza di serenità: ci sono continue questioni da risolvere, e spesso si ritrova la quiete non perché viene trovata la soluzione, ma perché chi dei due è la vittima, si arrende. Ma presto i problemi torneranno a galla.

Comunicazione inefficace, critica, aggressiva, manipolatrice. Anche qui, chi la subisce si rende conto che qualcosa non va, ma va avanti.

Manipolazione: questo comportamento è deleterio per chi lo subisce. Si tratta di ricatti emotivi, comportamenti passivo-aggressivi, colpevolizzazione. Chi li mette in atto fa sentire la vittima costantemente sbagliata.

Con la manipolazione si verifica anche un pesante squilibrio nella relazione, quando una persona esercita un controllo eccessivo sulla vittima, e una forte mancanza di rispetto: chi dei due esercita il “potere” sull’altro, non se ne prende cura, ma pretende che l’altro lo faccia. Non ama, non dona e non si dona. Pretende. Tutto gli è dovuto, ma lui/lei non deve niente. E se per caso lo si fa notare, eserciterà il meccanismo delle scuse: ha altri pensieri, ha avuto problemi, non riesce, non ce la fa.

Capisco, uscirne non è facile: si cerca sempre di trovare una soluzione, soprattutto quando si ama. Ma arriva il momento di realizzare: a volte non c’è niente da salvare, se non te stesso. Impara a rinunciare, a prendere le distanze.

È doloroso perché comprendi che la persona amata non è recuperabile, ma guarda la realtà: hai creduto ad una finzione, e questo significa che non c’è nulla a cui dover rinunciare. Probabilmente, hai amato la proiezione che avevi in mente, di quella persona, che si è rivelata completamente diversa da quella immagine.

Non c’è scusa che tenga per giustificare questi comportamenti: se ti fa sentire così, ti fa del male. Non puoi mettere nelle mani di una persona che si comporta così la tua vita, e il tuo cuore.

Quando ti ritrovi in queste definizioni, allora capisci di trovarti in una situazione da cui devi uscire quanto prima possibile. Ricordati che non sei solo. Se hai bisogno, siamo qui.

Trovi i nostri spunti anche su Facebook.

Please follow and like us:
Pin Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto