Tecniche per Scegliere
Testa, Cuore, Pancia
Tecniche per scegliere: in tuo cuore sa sempre cosa desideri, e allora perché fai tante scelte sbagliate?
Tecniche per Scegliere: che fare?
Sarà capitato anche a te di aver fatto delle scelte sbagliate, di avere preso delle cantonate tremende, e di esserti accorto, dopo un bel po’, di esserti messo in una situazione pessima.
Pensaci un attimo.
Hai fatto quella scelta in totale buona fede?
Ne sei sicuro?
Cosa ti ha influenzato?
Una persona, una credenza, cosa altro?
E’ importante analizzarlo, perché sarà determinante per il tuo futuro, per evitare di incappare in nuovi errori, perdere tempo, opportunità, relazioni importanti, e mille altre cose.
Quindi prima di procedere prenditi un po’ di tempo, e pensa alle scelte che hai fatto, che si sono rilevate degli errori.
Scrivili, mettili da una parte, per adesso, e quando hai fatto procedi.
Tecniche per scegliere: tu come fai?
Una classica domanda che spesso faccio durante i miei seminari è
“Quando devi effettuare una scelta nella tua vita decidi di testa, di cuore o di pancia?”
Ovvero se devi decidere da che parte andare, parte prima la
TESTA,
la tua parte logica, la mente, oppure il
CUORE
la passione collegata a quella scelta o la
PANCIA
vai di istinto e ascolti le tue emozioni, cosa ti dicono le tue viscere.
Prenditi qualche minuto per rispondere e metti in fila le 3 varianti per il TUO ordine di importanza!
E non sbirciare la soluzione!
La sequenza migliore possibile risulta….
INTERVALLO
CUORE - MENTE - PANCIA
Spesso elementi che non hanno niente a che vedere con le nostre passioni, sia interni che esterni, si intromettono e ti fanno fare la scelta sbagliata.
Analizziamo un attimo, se cambiassimo la modalità rispetto a quella ideale, cosa accadrebbe.
Dimmi se ti trovi in queste varianti.
Se parti prima con la pancia, è possibile che tu non abbia analizzato a fondo la situazione.
Esaltato, sull’onda emotiva, non pensando alle possibili conseguenze.
E poi, semmai, sarà difficile tornare indietro.
All’opposto, partire con la mente, spesso, è molto difficile.
Ti riempie di dubbi, vuole “analizzare” ancora una volta, ha mille perché, “…e forse…”, “….e se invece..”.
Molto probabilmente, quando i tuoi dubbi ti saranno chiariti, l’occasione che ti si era presentata sarà già sparita, superata, o colta da un altra persona.
Se tu, invece, prima scegli con il cuore, vai sicuramente verso una cosa che ti appassiona, che ti piace.
Un nuovo lavoro, un nuovo obiettivo, una nuova casa, e tutto ciò che ti può venire in mente.
Come quasi sempre accade, le cose non vanno tutte sempre lisce, ed è in quel frangente che devi cominciare ad utilizza la potenza delle emozioni, delle viscere.
Ti saranno utilissime, se adeguatamente gestite, a superare le avversità, allineandole alla tua passione verso la quale stai procedendo.
Solo in ultimo entra in campo la testa, che ti servirà a mettere a posto tattica, strategia e logistica del progetto.
Quando questi tre elementi sono allineati siamo inarrestabili.
Conflitti Interni ed Esterni
Abbiamo parlato in precedenza di conflitti interni ed esterni.
Analizziamoli meglio.
Partiamo dai più pericolosi che a mio avviso sono i conflitti interni.
Quattro sono gli elementi da tenere in considerazione.
1. Credenze.
Ciò che pensiamo di essere determina chi noi siamo.
(vai al capitolo Le Credenze).
2. Abitudini.
Non valuto con attenzione ciò che faccio, ma replico me stesso.
Zona comfort.
3. Situazioni negative.
Un fatto della tua vita nella quale hai sofferto e ti influenza nelle scelte.
Facciamo un esempio:
Ci siamo già sposati una volta, ed è andata male.
Anche se trovi una persona deliziosa, che ti appassiona veramente, non vuoi più sposarti, perché lo hai associato in modo negativo.
Questa cosa non è detta e va valutata.
4. Blocchi mentali.
Se sei bloccato nel tuo conflitto il campo di scelta possibile si riduce ai minimi termini.
Devi sforarti di cercare il più soluzioni possibili per “alzare” il tuo livello di pensiero.
Informati, chiedi a chi ne sa più di te, trova il modo.
I conflitti esterni, come puoi immaginare, sono tutte quelle cose che ti circondano, e che in un modo o nell’altro possono influire sulla tua scelta.
Le persone, in totale buona fede sicuramente, regolarmente ti riempiono di consigli.
Ognuno deve dire la sua.
Ognuno di noi ha avuto l’amico tuttologo che ti deve dimostrare che sa come ti dovresti comportare in questa o quella occasione.
Ti metto qui di seguito alcune righe di un pensiero di Osho relativamente ai consigli che a mio avviso descrive benissimo come ti dovresti comportare.
Ascoltali, ma non seguirli.
Ascoltali bene, ma segui il tuo intuito, non seguire mai i consigli degli altri.
Ascolta, certamente, e in modo molto meditativo; cerca di comprendere cosa vogliono trasmetterti: potrebbe esserti d’aiuto.
Ma se cominci a seguire ciecamente, non svilupperai mai una tua intelligenza.
Camminerai con le stampelle, aspetterai sempre che siano gli altri a dirti cosa fare e cosa non fare.
Avrai sempre bisogno di un capo e aver bisogno di un capo è una condizione molto poco sana.
Ascolta, perché le persone fanno grandi esperienze e, se le condividono, se hanno voglia di condividerle, sarebbe sciocco da parte tua non ascoltare.
Condividere la loro esperienza potrebbe darti ispirazione, potrebbe aiutarti a diventare più consapevole, ma non la seguire mai.
Un vero amico non è uno che dà consigli, ma ti aiuta a essere più attento, più consapevole, più cosciente della vita, dei suoi problemi, delle sue sfide, dei suoi misteri.
E ti aiuta a compiere il tuo viaggio, ti incoraggia a sperimentare, a cercare e ricercare, a commettere errori … infatti, chi non è pronto a commettere errori non imparerà mai nulla.
Osho
Lo so, le scelte ti fanno paura.
Credimi è così per tutti!
La paura più grande è quella di sbagliare, di fallire, di risultare un perdente, di “cosa penseranno gli altri”.
Eppure l’errore è alla base dell’apprendimento.
Se vai a leggere le storie dei più grandi leader della storia, scienziati, personaggi famosi, grandi industriali che hanno avuto carriere luminose sono passati da grandi fallimenti.
Questa è un altra delle capacità alla quale l’improvvisazione teatrale mi ha allenato e che utilizzo spesso nei miei stage per la crescita.
L’improvvisazione mette in primo piano il valore dell’errore come straordinario momento di crescita indispensabile per l’apprendimento.
Stimola l’allievo a fare, e a sbagliare il più possibile, perché solo così può apprendere, per primo lui stesso.
Come un bambino che impara a camminare, all’inizio cade di continuo, ma (se non interviene la mamma urlante) si rimette in piedi senza tanti problemi e si rimette sempre più saldo sulle sue gambe.
In questo percorso ti verrà insegnato che sbagliare vuole solo dire che hai alzato l’asticella un po’ più del dovuto, ma non c’è niente di sbagliato, ed è l’unico strumento che conosco per potere crescere.
Se non sbagli mai non stai crescendo, ma stai solo replicando te stesso, nello stesso modo e non cambierai mai nulla in un interminabile “Giorno della Marmotta”.
Questo non farà altro che creare una serie di conflitti interni ed esterni a catena.
Quanta gente conosciamo che non fa altro che lamentarsi.
Chiediti il perché.
Quindi, se vuoi uscirne, l’unica soluzione possibile è spostare il tuo punto di vista ad un livello più alto.
Hai le risposte.
Siamo spesso portati a chiedere opinioni agli altri sul nostro operato, su come si debba fare questa o quella cosa, alla ricerca di sentirci deresponsabilizzati.
Questo non è sano.
Impariamo a prenderci le responsabilità delle nostre scelte nel bene e nel male.
Anche questo è un momento di crescita.
Questo è quello che fa un leader.
Se vuoi veramente aiutare una persona non dargli le giuste risposte, perché questo non lo farà crescere e lo renderà dipendente, ma fategli le giuste domande, incoraggiandolo in un percorso di crescita.
Sappi che è ciò che esattamente fa un coach.
Ti stimolerà ad avere un nuovo livello di consapevolezza attraverso le giuste domande e questo ti porterà a nuove risposte.
Contattami per una sessione di coaching completamente gratuita.
Ricorda, hai sempre la risposta in te stesso.
Succede però che anche se la scelta la fai, nel modo giusto, con tutti i crismi e con tutto te stesso a volte non sarà così semplice MANTENERLA.
Paura, dubbi, pressioni interne ed esterne di vario genere, faranno di tutto per farvi cambiare idea.
Per fare si che il cambiamento diventi duraturo dobbiamo sostituire il “vecchio schema” con il nuovo.